HOMEShakes di Zoe Pernici e Francesco Scarel
Il tragico mondo delle gesta quotidiane nei corti HOMEShakes
Si tratta di una serie di corti ironici realizzati a casa, ispirati ai grandi scritti di William Shakespeare e interpretati dalle voci di attrici e attori da tutta Italia. È un progetto nato durante questo periodo difficile, ideato da Zoe Pernici, attrice teatrale e Francesco Scarel, scienziato e videomaker.
All’interno degli spazi della loro casa i monologhi e dialoghi del grande drammaturgo hanno evocato immagini, sensazioni, tematiche e atmosfere, trasposte in azioni e oggetti del quotidiano. Fondamentali le voci puntualmente registrate di artisti lontani che hanno reso vive queste parole e fatto nascere le imprese delle “Gesta” quotidiane.
HOMEShakes non è teatro e non è cinema, è una forma di sperimentazione per continuare a creare, insieme. È un modo di vivere le parole del grande drammaturgo ora, in questo momento, con tutta la serietà e l’ironia del caso.
Gli Autori:
Zoe Pernici è un’attrice teatrale italiana diplomata presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Dal 2017 fa parte della Compagnia Scimone-Sframeli con la quale ha appena concluso un tour internazionale con lo spettacolo “SEI” tratto dai “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello.
Francesco Scarel Ph.D. in nanotecnologie, ora si occupa di comunicazione della scienza con focus art&science.
Le Voci:
Le voci che danno vita alle parole del grande drammaturgo provengono da attrici e attori diplomati nelle più famose accademie teatrali italiane e vincitori di prestigiosi premi: Federica Fracassi, Orietta Notari, Marco Oscar Maccieri, Paola Giannini, Chiara Tomei, Cristina Cappelli, Serena Ferraiuolo, Luca Mammoli, Giulia ManCini, Rossella Fava, Dalila Reas, Riccardo Dal Toso, Ludovico Fededegni, Federica Ombrato, Miriam Russo, Matteo Ciccioli, Giuseppe Scoditti, Alessandro Bay Rossi, Emanuele Turetta Marta Chiara Amabile, Viola Lucio, Federica Garavaglia, Mauro Milone, Alice Giroldini, Anna Cappellari, Nathan Boch, Michelangelo Maria Zanghì, Luigi Feroleto.
Comments are closed.